mercoledì 23 marzo 2016

LE MIE AVVENTURE - 40 giorni in India, tra studio e relax - TERZA PARTE

LE MIE AVVENTURE
40 giorni in India, tra studio e relax 
- TERZA PARTE -


(Se avete perso le prime due parti ecco i links)





Durante il periodo di studio in India, le uniche 5 uscite che ho fatto sono state:
1- passeggiata di Natale,
2- capodanno ad Anjuna,
3- giro al Saturday Night Market
4- una cena tra studenti
5- una serata al casinó.

Ma andiamo per ordine:

1 -Il mio giorno di Natale é stato speciale e l'ho giá raccontato con tanto di immagini in questo link:
https://janyfgiovanninetti.blogspot.it/2015/12/racconti-ind-jany-il-mio-giorno-natale.html


2 -A Capodanno tutti sapevano cosa fare, tranne io e Topo Gigio(la studentessa egiziana)...
Mi si é presentata in classe proponendomi un'uscita a 3 con anche Leticia ed ho accettato volentieri, ma a cena l'americana non si é vista e mi é parso tanto un complotto...mmm...
Vabbé, alla fine abbiamo speso l'equivalente di 70 euro di taxi per andare ad Anjuna, su consiglio di Colin (l'olandese festaiolo) che stava ad 1 ora di strada, ma il prezzo comprendeva andata e ritorno, tanto che il tassista é rimasto ad aspettarci in macchina fino alle 2:00...
Un po' mi é dispiaciuto, ma a Goa funziona cosí, quindi ok...
Siamo arrivati in un paesaggio surreale, niente luci, una stradina strettissima affollata di macchine e motorini, polvere ovunque, ai lati venditori occasionali di bibite artigianali(da evitare), sigarette, gratta e vinci e ragazzi con delle bambole di pezza a grandezza uomo, vestite di stracci o vecchi indumenti, chiedere un'offerta a volte obbligata dato che si mettevano in mezzo alla strada e non facevano passare nessuno e non ho capito bene cosa rappresentasse, ma doveva essere la classica tradizione di fine anno. So solo che di sicuro , poi, la bruciavano perché a capodanno, che tu sia indiano, italiano, americano, australiano o altro...qualcosa la devi bruciare!




Scesi dal taxi abbiamo seguito il flusso di gente che andava verso la spiaggia...tra venditori di droga, mendicanti, carretti di bibite, facce poco raccomandabili e buio pesto...tanto che Topo Gigio si accodava a me che facevo strada coprendo la mia macchina fotografica sotto al maglione portato in caso di umiditá (che non ho usato dato che non siamo mai scesi sotto i 23 gradi).
Ci accodiamo all'entrata di quello che sembrava essere il locale suggerito dal nostro amico (Il Curlies), ma dopo 30 minuti ci siamo stufati anche perché non eravamo sicuri fosse quello ed abbiamo optato per una passeggiata in spiaggia.
Ma come arrivarci?
Mi son ricordato che c'era un bivio, scendendo...e siamo tornati indietro per prendere l'altra direzione e...nessuno ci andava, ma dato che scendeva...ci abbiamo provato.
Ad un certo punto...silenzio, buio...ed in lontananza si avvicina un ragazzo con una birra in mano...
Io sto tranquillo, ma Topo Gigio la vedo rallentare e preoccuparsi (ah...donne...)e quando il tipo ci ha incrociati, ci ha chiesto dove fosse il Curlies, quindi l'abbiamo indirizzato da dove venivamo (tanto é capodanno, allegriaaa eheh)
Ora c'era da capire come superare le sterpaglie che dividevano la stradina dalla spiaggia...quindi...ho preso il cellulare...e con la torcia, ci siamo fatti largo e siamo arrivati in spiaggia.
La vista era straordinaria....l'oceano da una parte e la fila di locali a 20 metri dall'acqua luminosi ed ulteriormente illuminati dai fuochi d'artificio che ogni tanto sparavano direttamente dalla spiaggia di fronte.

Ecco un pó di vedute per farvi entrare nell'ambiente e nel clima che si respirava..








La passeggiata non é stata lunga, ma é durata molto perché gli indiani ci fermavano per chiederci una foto con loro...ed io pensavo che mi avessero scambiato per un personaggio famoso, anche perché la mia compagna di avventura non veniva quasi considerata...invece poi, ho scoperto, che era solo perché ero bianco...ed i fumi dell'alchool, probabilmente, rendevano questi indigeni particolarmente socievoli ed estroversi;)
Quindi dopo numerosi selfies e lanci di lanterne cinesi....ci siamo fermati a bere un succo in uno dei locali piu' tranquilli...nell'attesa dei fuochi di mezzanotte...




Abbiamo scelto il piu' spartano...e tranquillo...perché a parte i tavolini sulla spiaggia, c'erano solo alcuni sdrai e sedute all'interno ed il bar era un frigo davanti al locale con qualche bottiglia su un tavolo per far vedere il tipo di bevande che si potevano acquistare...ed all'interno c'era solo il magazzino.
Sicuramente, molto piú rilassante degli aperitivi da fighetti sulle spiagge venete o romagnole...





Dopo poco...sono cominciati i fuochi...e mi sono lanciato in spiaggia...per vedere tutto da una prospettiva ideale.
Decisamente un capodanno singolare per un padano :)
La qualitá dei fuochi..lasciava molto a desiderare, ma la quantitá é stata decisamente sostanziosa...tanto che il delirio é proseguito per circa 45 minuti.











Dopo i fuochi abbiamo deciso di fare due passi e poi tornare alla macchina, anche per evitare al tassista di aspettare tutta la notte...e mentre i faló sulla spiaggia cominciavano ad essere popolati di festaioli e personaggi alcolemicamente alterati, ci siamo avviati tra strette di mano, baci ed auguri seguiti dagli immancabili selfie con sconosciuti...

Raggiunto l'autista che nel frattempo si stava per addormentare, siamo tornati all'appartamento e buona notte Topo Gigio :)

3- Il Saturday Night Market é stata la meta di un sabato sera di aggregazione proposto da Joel che non era alla sua prima esperienza a Goa e conoscendo le cose interessanti da fare in zona ha organizzato questa piccola gitarella.
Non c'é molto da dire, é un mercato notturno, con centinaia di bancherelle fatte da pali e teli di colori diversi ammassate su una collinetta con una zona centrale dove c'era un palco, musica ed animazione, una zona di streetfood da ogni parte del mondo.















Agli angoli in alto due piccole zone lounge rilassanti ed ulteriormente sopra ad esse altrettante zone da ballo, una commerciale e l'altra deep house.
Quest'ultima davvero un bell'ambiente, ottima musica, gente di ogni tipo, ma soprattutto hippies scalzi ed allucinati ed una vista sul mercato dall'alto molto affascinante, peccato non aver trovato un posto dal quale prendere un'immagine globale, perché tutti quei colori, illuminati dalle luci artificiali delle bancherelle erano una vista molto suggestiva.


Non mi sono lasciato andare piú di tanto, al contrario di Joel e Nashwa che si sono scatenati a loro modo, mescolandosi tra i danzanti, ma non certo passando inosservati, dato che Joel sembrava uno scoiattolo impazzito incrociato con un chiwawa isterico...
Comunque questo saturday night market mi ha colpito positivamente anche per la quantitá di gente, quindi piú avanti ci sono ritornato da solo, ma racconteró piú avanti.

4 -Alla cena tra studenti eravamo io, Donald, Colin (dal galles), l'Australiano ed i due afgani.
Siamo andati in un ristorante vicino alla scuola e devo dire che sembrava di essere in Thailandia, non in India, con tutti quegli occhi a mandorla che ti giravano intorno...é sí, perché c'erano piú camerieri che clienti ed ho notato che qui, non é una stranezza, infatti ovunque tu vada, c'é sempre uno staff numeroso, come al negozio di alimentari in cui andavo a prendermi le mie schifezze...sará stato 40 metri quadrati in tutto, ma c'erano almeno 8 persone che ci lavoravano...(come in italia..no?).
Con quello che costa un dipendente in Italia per 1 anno, in India costruisci un negozio da zero, lo riempi e ci metti 4 persone a lavorare!!! (Grazie italia)
Comunque, la cena é stata ottima direi, gamberetti con salsa del posto ed un filetto decisamente all'europea, infatti penso che ci sia andata di lusso anche perché con bere, dolce, amari ecc...é costata l'equivalente di 20 euro (prezzo fuori scala rispetto a quelli che girano, almeno 3 volte inferiori)
L'unica cosa poco chiara é stata la cantante del pianobar, che non ho capito se facesse sul serio o se era una pescata dal pubblico tipo karaoke...ma vabbé, faceva comunque pena... :)

5 -L'ultima occasione di svago capitata durante il periodo del corso a Panjim é stata una serata in una delle navi casinó che stazionano sul fiume.

La proposta é arrivata dal pokerista incallito Colin del Galles che voleva festeggiare per il successo dell'esame superato la mattina e dato che io ne avevo appena fallito uno mi sembrava doveroso svagarmi un pó...e siamo andati.
Taxi fino al molo dove abbiamo fatto i biglietti e siamo saliti sulla navetta che portava alla nave.


Siamo arrivati per le 8 e ci siamo stupiti del fatto che fosse venerdí sera e non ci fosse nessuno...ma é bastato aspettare 1 ora che c'era gente ovunque...anche perché con il biglietto d'ingresso di circa 25 euro era compresa anche ogni cibanza all'interno del ristorante, ma dato che sono cose che capitano una volta sola, vanno vissute al meglio, quindi io ed il mio compare abbiamo scelto l'opzione full, ingresso a 100 euro con il valore di 150 euro in fiches giocabili solo nei giochi di fortuna, per cambiarli poi in fiches utilizzabili negli altri compreso il poker (che era il nostro scopo) e l'ingresso ai piani superiori che comprendevano il ristorante vip con concerto jazz ed il bar superiore all'aperto dal quale era visibile tutto il panorama (fiko davvero a parte il dj da festina di teenagers ).

Non c'é bisogno di dire che le fiches, non siamo neanche riusciti a cambiarle, dalla truffaggine di quei giochi...
Uno, ad esempio, consisteva nel ricevere una carta e se era piú alta di quella del banco, si riceveva l'equivalente in fisches reali, ma stranamente, non ci capitavano mai carte superiori al 5..ma vabbé...
Quindi...rifornimento, altri 50 euro a testa di fiches giuste e via che si parte.
Abbiamo fatto un po' tutti i giochi per riscaldarci, per poi ritrovarci a giocare alle slots dove, fortunatamente qualcosa sono riuscito a vincere, mentre il mio compare, penso avesse giá fatto il terzo prelievo di 100 euro...
Abbiamo bevuto qualcosa, io un vino...e lui 3 cocktails (questa era la proporzione della serata).
Siamo andati a mangiare al ristorante VIP dove eravamo in 10 in tutto, proprio un bell'ambientino, tipico da crociera altolocata mentre il gruppo jazz ci allietava con ottima musica.

Finché non hanno fatto un pezzo di Tom Jones e Colin é andato dai musicisti a chiedere di poter cantare,dato che era il suo cantante preferito, cosa che inizialmente hanno evitato, dato l'evidente stato "allegro" del mio socio, ma hanno dovuto cedere ben presto dato che ormai si era impossessato del microfono :)) che personaggio Colin :)


La serata é proseguita con l'alchool che si stava impossessando di lui che faceva l'amicone di tutti e si divertiva a sfidare chiunque a fare a pugni (per gioco...ma decisamente fastidiosa la cosa...perché era evidente che sarebbe bastato poco per far degenerare la situazione ).
Un paio di ragazzi indiani che fino a poco prima erano diventati suoi "fratelli", non facendo troppo caso al suo status psicologico avranno detto qualcosa di poco cauto...e per qualche minuto ho pensato al peggio, tanto che la sicurezza é venuta a calmare le acque (dato che eravamo in nave eheh) e tutto si é risolto a tarallucci e vino...con le caratteristiche pacche sulle spalle.
Il resto della serata ci siamo seduti ai tavoli di poker e ci siamo stati fino alle 5:30 di mattina, col risultato che io ho pareggiato i conti nonostante le carte orribili che mi sono capitate ed a quanto pare, Colin invece, é riuscito a recuperare alla grande portando a casa un migliaio di euro.

Queste le uniche 4 uscite durante il mese di studio a Panjim, comunque dopo il corso, mi sono rifatto...e lo vedremo piú avanti...


FINE TERZA PARTE

CONTINUA....

Nessun commento:

Posta un commento