RACCONTI IND-JANY
IL MIO GIORNO DI NATALE
25 Dicembre 2015,
Non é nemmeno una settimana che sono qui, in India, a fare il mio corso di network engineering, ma mai come ora ho avuto bisogno di una giornata di riposo...dopo aver fatto un viaggio estenuante ed aver subito cominciato a frequentare 8 ore di lezione al giorno, con altre 3 ore di studio, necessarie per ripassare quello che mi era stato spiegato in classe, che sistematicamente facevo tra le 2 e le 5 di mattina, tra jet lag e scombussolamento generale, per poi ricominciare di nuovo con la sveglia alle 7, ma la curiositá di capire, effettivamente, dove sono e cosa mi circonda ha prevalso al richiamo dello Jany pigro e costantemente stanco...
Quindi ho preso la macchina fotografica e mi sono incamminato, senza sapere bene dove andare...
Ho chiesto informazioni alla gente del posto su dove fosse un bancomat per avere almeno del cash in caso di bisogno e la direzione per la spiaggia, per avere un punto di riferimento, tanto qui quasi tutti sanno parlare l'inglese e capisco come, da questo punto di vista, siano piú preparati qui, che in Italia...
Passo davanti ad una specie di capitello, una piccola rappresentazione del presepe, con l'uomo del tonno Rio Mare, ripescato da una nave americana dopo il naufragio, che fa da guardia...
...e questa sacralitá mi fa ricordare di aver visto on line una bella chiesa, particolare, tutta bianca, con grandi scalinate, spesso mostrata come simbolo della cittá, Panjim, che mi ospita e decido di entrare in un albergo a chiedere un taxi...
Il tassista arriva con comodo...la cifra giá decisa dall'albergatore (poco meno di 5 euro) per fare 9 km, mi va piú che benone...anche se, da quello che mi dicono, pare sia la tariffa da turista imbranato, quale sono, ma non essendo uno che pesa troppo il denaro, specialmente se mi trovo in realtá di questo tipo...son salito e...
...in effetti, non era un taxi come quelli che girano qui, i classici tuc tuc gialli e neri che ronzano dappertutto(penso che la Piaggio abbia pensato proprio a questi per chiamarla Ape...), ma una Suzuki, utilitaria, comoda rispetto lo standard...ed alla guida c'era Roberto Vecchioni indiano, col riporto che svolazzava per l'aria che arrivava dal finestrino e una mano a dir poco interessante:
-un anello d'oro che confermava la mia teoria sulla tariffa anomala per la zona
-un unghia seghettata come se contasse i giorni della settimana intagliandola
- e dei peli sul braccio cosí bianchi da pensare che il riporto fosse tinto...
Comunque, si sono italiano, pizza, spaghetti, mandolino...é stato un piacere e grazie del passaggio:)
Smonto...
33°C, luce del sole che si mescola alla polvere rossa di laterite che si accumula ai lati delle strade, sui muri delle case, sulle piante, sulle vacche e sui cani che circolano ovunque, una leggera brezza che arriva dal grande fiume Mandovi, ma non abbastanza per evitare che l'umiditá si fermi sulla pelle, lasciando un velo polveroso, che come un fondo tinta naturale, mi fa pensare ai pellerossa e sentire un po' indiano...
Nulla mi fa sentire il Natale, dove sono il freddo, la neve, il ghiaccio, gli alberi di Natale, le luci colorate???
Casomai...ferragosto!
C'é pure il marito di Mary Poppins che si protegge dal sole prima di spiccare il volo...
Poi, dal nulla, vedo spuntare...
uno scooter con 4 persone a bordo...indossano tutte il berretto di Santa Claus...ed improvvisamente...comincio a notarne tanti altri, nelle auto, per la strada, in giro per la cittá...e tantissime stelle colorate, non luminose, ma di cartone o di plastica, bianca o brillantinose appese davanti alle case, ai negozi, ai palazzi...e capisco che qui, il Natale non é la festa del consumismo, ma un momento per essere piú allegri e soprattutto, una festa religiosa, che essendo Goa quasi per metá cristiana, si trasferisce nelle case, nelle famiglie, nei luoghi di lavoro...tanto che anche nell'azienda in cui faccio il corso, nel pomeriggio di ieri, ci hanno riservato un'ora di giochi, festeggiamenti con canzoni di Natale e dolci in un clima molto semplice, ma pieno di partecipazione e serena allegria :)
Tornando a me...dov'é la chiesa?
Beh, bastava girarmi, era dietro di me, maestosa e di un bianco che si faceva quasi fatica a guardare...
Immediatamente faccio qualche scatto...
Poi si affianca un ragazzo indiano, che tranquillamente comincia un dialogo come se avessimo appena pranzato insieme...e mi chiede come sto, di dove sono e le solite cose poi mi presenta i suoi 7 amici...tutti qui in vacanza per una settimana, da Delhi, per seguire i numerosi eventi di musica elettronica, in spiaggia o comunque all'aperto...che in questo periodo attirano gente da ogni parte del mondo...e che io posso solo sentire dalla terrazza della mia camera...
Quattro parole tutti insieme poi ognuno per la sua strada...ma queste cose, cosí semplici e spontane non capitano mai dalle nostre parti...
Cosí comincio a camminare verso l'incrocio delle vie principali ed eccola qui: "18th June Road"
Ebbene sí, sono appena arrivato...e giá mi hanno dedicato una via con la data del mio compleanno...yeeee!!
A parte gli scherzi....o almeno (Bonaparte...)...il 18 Giugno di esattamente 200 anni fa, Napoleone perdeva la famosissima battaglia di Waterloo...ma non é nemmeno dedicata a questo evento...
In quella data, nel 1946 Ram Manohar Lohia (un politico del tempo, leader del movimento per l'indipendenza dell'India) ha condotto un'agitazione contro il dominio portoghese a favore dell'autonomia dell'India e per questo gli é stata dedicata questa via...
Ok, dopo questi brevi cenni di storia...mi inoltro nella cittá e non ho piú quella forte sensazione di povertá che respiravo in periferia, ma nemmeno quella di essere in una cittá evoluta...peró la cittá e viva.
Il traffico intenso, rumoroso e fastidioso con un clacson ogni secondo, regole poche, palazzi inguardabili dalla sporcizia che li avvolge, ma immezzo al degrado, comunque, spuntano decine di cartelli giganti che ricoprono le pareti dei palazzi, con i nomi delle piú famose multinazionali e delle grosse aziende indiane e locali ed anche se non vedo molti negozi che si affacciano sulla strada é chiaro che da qualche parte devono essere e c'é una parte della popolazione che sta meglio rispetto alla maggioranza...
Ma questi sono palazzi molto diversi da quelli che si vedono pochi metri piú in lá...
Colpiscono i tanti colori vivaci che risaltano nello sfondo grigio e fatiscente, quasi a voler esprimere l'anima della popolazione locale, che si mostra timida, ma sempre con un grande sorriso negli occhi...
Ho sete, mi fermo in un baldacchino e mi faccio dare un succo al mango (che qui, e' quello che va per la maggiore..) pago l'equivalente di 1 euro e mentre lo sorseggio, leggo la data di scadenza 9/2015. Ok...dai...ci sta...qui é normale.
Mi sposto nella zona del fiume...o come la chiamano qui "delle navi", perché ci sono alcune navi parecchio datate, ma esteticamente molto gradevoli ed una di queste ha la funzione di Casinó...quindi, prima o poi, ci capiteró:)
Bene, ho fame, cerco un posto che dia almeno la parvenza di essere un pó piú pulito degli altri ed in lontananza vedo un gatto...e mentre scatto con la mia macchina, provo ad avvicinarmi, ma sento qualcuno che pare ce l'abbia con me, distolgo lo sguardo e vedo che un militare, con tanto di mitragliatore, mi fa segno di non fotografare...
A quel punto penso di aver infranto qualche regola...
Non si sa mai in sti posti...in cui le vacche girano per strada ed hanno la precedenza(per distinguerle da quelle che girano da noi)...ma volevo capire...allora mi sono avvicinato al militare e ne é saltato fuori subito un altro, al che, mostro le mie intenzioni non bellicose e chiedo il motivo del divieto, se fosse per l'area militare o se ci fosse una regola che vietasse di fotografare i gatti...o qualcosa del genere...ma sta volta, il personaggio non sapeva mezza parola di inglese...a parte "no"...
A sto punto rinuncio, ma gli faccio il segno che ho fame, provo a dirgli "chicken" e stavolta, vuoi perché fosse l'unica parola in inglese che conosceva o perché, casualmente, lí dietro c'erá "la casa del pollo"(non ricordo il nome), mi ha indicato gentilmente la direzione.
4 ali di pollo rosse, ricoperte di peperoncino o qualcosa di simile...cosí piccanti che uscito di lí ho pensato di avere la febbre...ma ok, abbiamo mangiato.
Sono le 14:00...decido quindi di incamminarmi lentamente lungo il fiume, diretto verso casa, essendo a 9 km di distanza e sapendo che avrei "perso" molto tempo a fare foto qui e lá...
Subito un telefono del 15/18 mi fa venire voglia di chiamare un numero a caso...e fare un pernacchio...
Poi mi imbatto in una scena del genere: Il tipo del bus piú avanti, che scende e prende di peso uno che stava salendo nell'autobus dietro...
Diciamo che le opere di persuasione, da queste parti...non sono prese alla leggera :)
Un bimbo, su un autobus che passa, che si guarda attorno, fuori dal finestrino, per il caldo che dentro agli autobus, ovviamente senza aria condizionata...si fa insopportabile...e come la vita...
altri bambini...che invece...non sanno dove andare, se non seduti su un muretto...in un parco, che da tutta l'idea di non essere pulito...
Altro mezzo di trasporto....il traghetto...da prendere al volo...senza tanti sistemi di sicurezza...
E qualcuno pensa, seduto sul bordo di un ponte...alla propria vita, ai propri problemi, alla propria famiglia, che probabilmente non ha...
La bellezza degli alberi che avvolgono il viale esterno della cittá, alberi che sembrano aprirsi come mani giganti che escono dal terreno...per sostenere la fauna volante del luogo...
ed una coppia di indiani, di ritorno da un viaggio in Texas....
E qui, sul lungomare non é difficile trovare gente che si riposa all'ombra degli alberi, nelle aiuole per i piú fortunati e sui marciapiedi per quelli che gridano silenziosamente la loro disperazione...
Sono immagini che lasciano il segno, come quelle famiglie di operai, donne e bambini, con gli abiti, sempre quelli, intrisi di fatica, che danno proprio l'idea di schiavitú rendendo quasi reale l'immagine delle catene che li obbligano in quella situazione...
Lascio la strada e mi inoltro in un parco che la divide dalla spiaggia, Children's park é il nome ed in effetti ci sono un sacco di bambini e famiglie che passeggiano o che passano qui la giornata, all'ombra di alberi alti e maestosi, con la compagnia dei soliti cani randagi (che sembra appartengano ad un'unica razza..dato che sono tutti uguali...) i numerosi corvi, uccelli comuni e scoiattoli che si accoppiano...
Ma...mentre seguo tra le fronde, uno di questi piccoli "scopattoli", con il mio 300mm, noto degli strani movimenti...
Mi fermo, osservo meglio...e...cavolo!!! Ci sono i Mega Pipistrelli dei films!!! I veri vampiri!!!
Ma allora esistono!!!
Uno spettacolo poi vederli combattere a colpi di quelle punte che hanno alle estremitá delle ali, che somigliano a baionette...
Rimango incantato per una buona mezz'ora prima di cedere alla tentazione di un gelato...non curante degli avvertimenti ricevuti da chiunque, rispetto lo street food e soprattutto ai gelati artigianali...ma...ok...se li mangiano gli altri...
Arrivo sulla spiaggia...il mio amico che saluta il sole c'é sempre...e pure lo sciame di uccellini che giocano con le onde...godendosi il tramonto...
Sono quasi arrivato, mi basta salire in strada, poche decine di metri e rientro...
ma c'é ancora spazio per l'ultima sorpresa...che mi ha colto impreparato...e per questo ho dovuto esagerare col contrasto...
ma anche se la qualitá della foto...non rende.....voglio condividerla lo stesso...
..un Natale cosí....non si scorda.
JANY F. GIOVANNINETTI
Personal Facebook: Jany Federico Giovanninetti
Portfolio: Jany F. Giovanninetti
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